Il programma Ue prevede che tutte le case raggiungano la classe energetica D entro il 2033. Questo ha un impatto su tutti i bonus e incentivi previsti dal governo.
E’ dal 2021 che in Europa si discute del piano “Case green”, pensato dall’Unione per ridurre al minimo le emissioni di gas serra nel futuro imminente, partendo dalla riqualificazione energetica delle abitazioni. E’ stato approvato a inizio del 2023, ma la sua messa in atto, soprattutto sul suolo italiano, potrebbe risultare complessa e potrebbe andare a modificare tutti i bonus e gli incentivi previsti attualmente dal governo.
Cosa prevede la direttiva Ue Case Green
La direttiva Ue Case Green prevede che tutti gli edifici a scopo residenziale nel territorio europeo raggiungano la classe energetica E entro il 1 gennaio 2030, per arrivare poi alla classe D entro il 2033. Per gli immobili della Pubblica Amministrazione i tempi sono anche più stretti, mentre per le case di nuova costruzione sono previste direttamente zero emissioni almeno a partire dal 2028.
Considerando che la classe valutata come peggiore a livello di prestazione energetica è la G e, come riporta Tuttogreen.it, le abitazioni italiane sono in media al livello F, il lavoro da portare a termine in Italia è davvero gravoso. SkyTg24 afferma che il 75% degli immobili nel nostro Paese dovrebbe subire ristrutturazioni per soddisfare le richieste europee, pena la loro svalutazione sul mercato immobiliare.
Come cambieranno i bonus edilizi
Il governo italiano ha previsto negli ultimi anni tutta una serie di agevolazioni fiscali in campo edilizio, anche in vista di tale efficientamento energetico proposto dall’Europa. Sisma bonus, bonus verde, incentivo per le ristrutturazioni, per le facciate ed anche per infissi, zanzariere e condizionatori. Ed ancora, i tanto chiacchierati Superbonus e Ecobonus.
Tuttavia, la nuova guida di Fratelli d’Italia ha giudicato tale politica “poco avveduta” e pericolosa per il debito pubblico, oltre che difficile da gestire per le imprese edili, che si sono ritrovate spesso a far fronte alla scarsità di materiali e manodopera, nonché al loro rincaro, per non parlare delle numerose truffe avvenute in tale ambito. Ha perciò imposto una stretta agli incentivi.
Nel 2024, il Superbonus passerà dal 110 al 70% di detrazione, per poi scendere ancora al 65%, e la stessa sorte colpirà l’Ecobonus, che arriverà al 65% nel 2025. Se gli italiani dovessero realmente affrontare i lavori imposti dalla direttiva Ue “Case Green”, è probabile che tali incentivi dovranno essere riconfermati e supportati, ed è anche per questo che l’attuale governo si dice contrario al piano europeo.
“Case Green” prevede inoltre che gli Stati dell’Ue non potranno più concedere agevolazioni fiscali ai cittadini per l’acquisto di caldaie a combustili fossili a partire dal 2024, che saranno totalmente bandite dal 2035. Un altro cambiamento che potrebbe essere parecchio dispendioso per la popolazione.